L'opera politica di Luigi Cremona attraverso la sua corrispondenza. Seconda Parte. Il crollo delle speranze e il lavoro organizzativo

Aldo Brigaglia; Simonetta di Sieno

La Matematica nella Società e nella Cultura. Rivista dell'Unione Matematica Italiana (2010)

  • Volume: 3, Issue: 2, page 137-179
  • ISSN: 1972-7356

Abstract

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Luigi Cremona is well known as one of the principal Italian mathematicians of the second half of the 19th century and as the founder of the Italian school of algebraic geometry. In this paper, using his large correspondence, we will treat other sides of his personality and his political and civil role (Cremona was also amember and vice-president of Italian senate). In particular we will examine his relations with the Cairoli family (principally with Benedetto and his mother Adelaide), with Carducci and Magni on the masonry, with Beltrami on the problem of the "Bologna's professors", (and among them Carducci) and the evolution of his political stands after his move to Rome. This paper is divided into two parts. In this first part we speak mainly of the period in which Cremona worked in Bologna. In the second part we will speak about the evolution of Cremona's stand towards masonry, the "Carducci case", and the political situation following the completion of Italian unity.

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Brigaglia, Aldo, and di Sieno, Simonetta. "L'opera politica di Luigi Cremona attraverso la sua corrispondenza. Seconda Parte. Il crollo delle speranze e il lavoro organizzativo." La Matematica nella Società e nella Cultura. Rivista dell'Unione Matematica Italiana 3.2 (2010): 137-179. <http://eudml.org/doc/290653>.

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abstract = {Luigi Cremona è noto come uno dei maggiori matematici italiani della seconda metà del XIX secolo e come il fondatore della scuola italiana di geometria algebrica. In questo lavoro si analizzano altri aspetti della sua figura, pienamente messi in luce dall'esame del suo vasto epistolario e legati al suo ruolo istituzionale e alle sue scelte politiche e sociali (come è noto, egli fu anche senatore e vice presidente del Senato). In particolare vi si esaminano i rapporti con la famiglia Cairoli (su tutti, quelli con Benedetto e con la madre Adelaide), con Giosuè Carducci e Francesco Magni (soprattutto quelli legati alla massoneria), con Eugenio Beltrami (a proposito del caso "dei professori bolognesi"), e l'evolversi delle sue posizioni politiche dopo il trasferimento a Roma. L'articolo è diviso in due parti. La prima riguarda soprattutto il periodo bolognese. Nella seconda si esamina l'evolversi della posizione di Cremona nei confronti della massoneria, dal "caso Carducci" alla situazione politica successiva al completamento dell'unità italiana.},
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