Emma Castelnuovo e la ricerca in didattica della matematica in Italia: alcune riflessioni

Ferdinando Arzarello; Maria G. Bartolini Bussi; Luciana Bazzini

La Matematica nella Società e nella Cultura. Rivista dell'Unione Matematica Italiana (2013)

  • Volume: 6, Issue: 1, page 81-95
  • ISSN: 1972-7356

Abstract

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The role played by Emma Castelnuovo in the Italian community of researchers on mathematics education was unique. Emma did not pursue pure academic research, nor did she limit her activities to her classes, but rather she challenged many prejudices regarding the scientific value of the research in mathematics education, producing and experimenting with ideas that were and still are nourishing and inspiring for Italian researchers. Known and appreciated abroad perhaps earlier than in Italy, she blazed a trail, referring on the one hand to the best Italian traditions, and on the other hand anticipating some of the theoretical elaborations that have characterized Italian research in recent decades. The authors of this paper, in their earliest experiences abroad, benefitted from Emma's fame, who was so enthusiastically appreciated internationally that it was believed that her classes represented a kind of snapshot of the activities of all classes in Italy. In reality, it was just one example of how, in Italy, teachers could work to build relevant examples of educational innovation and effective ways to communicate the results of their activities at the national and international levels. In this work we intend to contribute to situate the figure of Emma in the national and international context.

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Arzarello, Ferdinando, Bartolini Bussi, Maria G., and Bazzini, Luciana. "Emma Castelnuovo e la ricerca in didattica della matematica in Italia: alcune riflessioni." La Matematica nella Società e nella Cultura. Rivista dell'Unione Matematica Italiana 6.1 (2013): 81-95. <http://eudml.org/doc/293926>.

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abstract = {La breve epigrafe, adattata da Francis Bacon, ci sembra che ben riassuma il ruolo avuto da Emma Castelnuovo nella comunità italiana di ricerca sulla didattica della matematica. Emma non ha inseguito la ricerca puramente accademica e non ha neppure limitato la sua attività alle sue classi, ma ha sfidato molti pregiudizi sul valore scientifico della ricerca in didattica della matematica, producendo e sperimentando idee che sono state e sono tuttora nutrimento e ispirazione per i ricercatori italiani.Conosciuta ed apprezzata forse prima all'estero che in Italia, ha segnato una via, ricollegandosi da un lato alle migliori tradizioni italiane, e anticipando alcune elaborazioni più teoriche che hanno caratterizzato la ricerca italiana degli ultimi decenni. Gli autori di questo contributo hanno goduto, nelle loro prime esperienze internazionali, della fama di Emma, tanto entusiasmante ed apprezzata all'estero da far credere che l'attività delle sue classi fosse in qualche modo una fotografia dell'attività di tutte le classi italiane: era invece solo un esempio di come, nella situazione italiana, gli insegnanti avrebbero potuto operare per costruire esempi rilevanti di innovazione didattica e modi efficaci per comunicare i risultati delle loro attività a livello nazionale e internazionale. In questo lavoro intendiamo contribuire a ricollocare la figura di Emma nel contesto nazionale e internazionale. Come ogni breve ricostruzione storica, questa è influenzata dal pregiudizio degli interessi scientifici e professionali degli autori e non ha quindi la pretesa di una (impossibile) oggettività.},
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