Si dimostra che il funzionale ${\int }_{\mathrm{\Omega }}f(u,Du)dx$ è semicontinuo inferiormente su $W_{loc}^{1,1}(\mathrm{\Omega })$, rispetto alla topologia indotta da $L_{loc}^1(\mathrm{\Omega })$, qualora l’integrando $f(s,p)$ sia una funzione non-negativa, misurabile in $s$, convessa in $p$, limitata nell’intorno dei punti del tipo $(s,0)$, e tale che la funzione $s\mapsto f(s,0)$ sia semicontinua inferiormente su $𝐑$.

Diamo condizioni sulle funzioni $f$, $g$ e sulla misura $\mu$ affinché il funzionale $$F(u)={\int }_{\mathrm{\Omega }}f(x,u,Du)𝑑x+{\int }_{\overline{\mathrm{\Omega }}}g(x,u)𝑑\mu$$ sia $L^1(\mathrm{\Omega })$-semicontinuo inferiormente su $W^{1,1}(\mathrm{\Omega })\cap C^0(\overline{\mathrm{\Omega }})$. Affrontiamo successivamente il problema del rilassamento.

Si considerano due spazi $S_{\mu }$ e $S_{\nu }^{\ast }$, Riemanniani e a metrica eventualmente indefinita, riferiti a sistemi di co-ordinate $\mathrm{\varnothing }$ e ${\mathrm{\varnothing }}_{\nu }^{\ast }$; e inoltre un doppio tensore $T_{\mathrm{\cdots }}^{\mathrm{\cdots }}$ associato ai punti ${\mathrm{\varnothing }}^{-1}(x)\in S_{\mu }$ e ${\mathrm{\varnothing }}^{\ast -1}(y)\in S^{\ast }$. Si pensa $T_{\mathrm{\cdots }}^{\mathrm{\cdots }}$ dato da una funzione ${\tilde{T}}_{\mathrm{\cdots }}^{\mathrm{\cdots }}$ di $m$ altri tali doppi tensori e di variabili puntuali $x(\in {\mathrm{\Re }}^{\mu })$, $t\in \mathrm{\Re }$ e $y(\in {\mathrm{\Re }}^{\nu })$; poi si considera la funzione composta $${\widehat{T}}_{\mathrm{\cdots }}^{\mathrm{\cdots }}(x,t,y)={\tilde{T}}_{\mathrm{\cdots }}^{\mathrm{\cdots }}[\underset{1,\mathrm{\dots },m}{\underbrace{{\breve{H}}_{\mathrm{\cdots }}^{\mathrm{\cdots }}(x,t,y),\mathrm{\dots },{\breve{H}}_{\mathrm{\cdots }}^{\mathrm{\cdots }}(x,t,y)}},x,t,y].$$ Nella Parte I si scrivono due regole per eseguire la derivazione totale di questa, connessa con una mappa $\widehat{ℰ}$ $(={\widehat{ℰ}}_t)$ fra $S_{\nu }^{\ast }$ e $S_{\mu }$; una è a termini generalmente non covarianti...

Se il problema di minimo $({𝒫}_{\mathrm{\infty }})$ è il limite, in senso variazionale, di una successione di problemi di minimo con ostacoli del tipo $$\underset{u\ge {\psi }_h}{\min }{\int }_A\left[f_h(x,u,Du)+b(x,u)\right]dx,$$ allora $({𝒫}_{\mathrm{\infty }})$ può essere scritto nella forma $$\underset{u}{\min }\left\{{\int }_A\left[f_{\mathrm{\infty }}(x,u,Du)+b(x,u)\right]dx+{\int }_A{g}_{\mathrm{\infty }}(x,\tilde{u}(x))d{\lambda }_{\mathrm{\infty }}(x)\right\}$$ dove $\tilde{u}$ è un conveniente rappresentante di $u$ e ${\lambda }_{\mathrm{\infty }}$ è una misura non negativa.

Se il problema di minimo $({𝒫}_{\mathrm{\infty }})$ è il limite, in senso variazionale, di una successione di problemi di minimo con ostacoli del tipo $$\underset{u\ge {\psi }_h}{\min }{\int }_A\left[f_h(x,u,Du)+b(x,u)\right]𝑑x,$$ allora $({𝒫}_{\mathrm{\infty }})$ può essere scritto nella forma $$\underset{u}{\min }\left\{{\int }_A\left[f_{\mathrm{\infty }}(x,u,Du)+b(x,u)\right]𝑑x+{\int }_A{g}_{\mathrm{\infty }}(x,\tilde{u}(x))𝑑{\lambda }_{\mathrm{\infty }}(x)\right\}$$ dove $\tilde{u}$ è un conveniente rappresentante di $u$ e ${\lambda }_{\mathrm{\infty }}$ è una misura non negativa.

Si studiano esistenza, unicità e regolarità delle soluzioni strette, classiche e forti $u\in 𝐂([0,T],E)$ dell'equazione di evoluzione non autonoma $u^{\prime }(t)-A(t)u(t)=f(t)$ con il dato iniziale $u(0)=x$, in uno spazio di Banach $E$. Gli operatori $A(t)$ sono generatori infinitesimali di semi-gruppi analitici ed hanno dominio indipendente da $t$ e non necessariamente denso in $E$. Si danno condizioni necessarie e sufficienti per l'esistenza e la regolarità hölderiana della soluzione e della sua derivata.

Ogni spazio di Banach ha un sistema bibasico $(x_n,f_n)$ normalizzato; inoltre ogni successione $(x_n)$ uniformemente minimale appartiene ad un sistema biortogonale limitato $(x_n,f_n)$, dove $(f_n)$ è M-basica e normante.

In the present paper the author discusses certain multiple integrals $I(u)$ of the calculus of variations satisfying convexity conditions, and no growth property, and the corresponding Serrin integrals $\Im (u)$, to which the existence theorems in [3,4,5] do not apply. However, in the present paper, the integrals $I(u)$ and $\Im (u)$ are reduced to simpler form $H(v)$ and $\mathscr{H}(v)$ to which the existence theorems above apply. Thus, we derive that $I(u)\le \Im (u)$, $H(v)\le \mathscr{H}(v)$, we obtain the existence of the absolute minimum for the Serrin forms $\Im (u)$...

Si determinano alcune restrizioni sulle possibili cardinalità dei modelli di teorie in logiche soddisfacenti alcune proprietà di compattezza. Si dà una caratterizzazione delle logiche $[\lambda ,\mu ]$-compatte generate da quantificatori di cardinalità. Si stabilisce che il primo cardinale $k$ tale che una logica è $(k,k)$-compatta è debolmente inaccessibile e soddisfa la proprietà dell'albero. Dai risultati enunciati appare un raffronto assai particolareggiato fra i due concetti di $(\lambda ,\mu )$-compattezza e $[\lambda ,\mu ]$-compattezza. ...

In [1] I and II various equivalence theorems are proved; e.g. an ODE $(ℰ)\dot{z}=F(t,z,u,\dot{u})(\in {ℝ}^m)$ with a scalar control $u=u(\cdot )$ is linear w.r.t. $\dot{u}$ iff $(\alpha )$ its solution $z(u,\cdot )$ with given initial conditions (chosen arbitrarily) is continuous w.r.t. $u$ in a certain sense, or iff $(\beta )$ $z(u,\cdot )$ satisfies certain conditions by which $1^{st}$-order discontinuities of $u$ and $\dot{u}$ can be treated satisfactorily. In the case when, for $z=(q,p)$ equation $(ℰ)$ is a semi-Hamiltonian system, equivalent to a system of Lagrangian equations of a general type,...

Let $F\subset C^{\ast }(X)$ be a vector sublattice over $ℝ$ which separates points from closed sets of $X$. The compactification $e_{F}X$ obtained by embedding $X$ in a real cube via the diagonal map, is different, in general, from the Wallman compactification $\omega (Z(F))$. In this paper, it is shown that there exists a lattice $F_z$ containing $F$ such that $\omega (Z(F))=\omega (Z(F_z))=e_{F}X$. In particular this implies that $\omega (Z(F))\ge e_{F}X$. Conditions in order to be $\omega (Z(F))=e_{F}X$ are given. Finally we prove that, if $\alpha X$ is a compactification of $X$ such that $C{l}_{\alpha X}(\alpha X\setminus X)$ is $0$-dimensional, then there is an...

Si dimostra che il funzionale ${\int }_{\mathrm{\Omega }}f(u,Du)𝑑x$ è semicontinuo inferiormente su $W_{loc}^{1,1}(\mathrm{\Omega })$, rispetto alla topologia indotta da $L_{loc}^1(\mathrm{\Omega })$, qualora l’integrando $f(s,p)$ sia una funzione non-negativa, misurabile in $s$, convessa in $p$, limitata nell’intorno dei punti del tipo $(s,0)$, e tale che la funzione $s\mapsto f(s,0)$ sia semicontinua inferiormente su $𝐑$.

Siano: $S$ una superficie algebrica proiettiva complessa non singolare, $K$ un divisore canonico ed $H$ un divisore molto ampio su $S$. Questo lavoro ha per oggetto lo studio dell'indice di autointersezione ${(K+H)}^2$. Si dimostra, innanzitutto, la disuguaglianza $${(K+H)}^2\ge 0$$, nell'ipotesi che la superficie $S^{\prime }$ ottenuta immergendo $S$ mediante il sistema lineare completo $|H|$ non sia uno scroll. Questa disuguaglianza è connessa con alcuni risultati di Sommese e Van de Ven sulla generazione del fascio ${𝒪}_s(K+H)$. La dimostrazione...

Sfruttando i risultati di [1], si prova che le derivate spaziali $D^{\alpha }u$ di ordine $|\alpha |$ con delle soluzioni in $Q$ di un sistema parabolico quasilineare di ordine $2m$ con andamenti strettamente controllati, sono parzialmente hölderiane in $Q$ con esponente di hölderianità decrescente al crescere di $|\alpha |$.

Si considera l’equazione astratta $B{A}_{1}u+A_{0}u=h$, dove $A_i$ $(i=0,1)$ e $B$ sono convenienti operatori lineari chiusi fra spazi di Banach, $A_i$ non è necessariamente invertibile, e $A_0$, $A_1$ non commutano con $B$. Si studiano esistenza ed unicità delle soluzioni. Si indicano alcune applicazioni a certe equazioni differenziali degeneri o singolari.

Dato un cono $V$ aperto non vuoto, convesso, regolare e affinemente omogeneo in uno spazio vettoriale reale $W$ di dimensione finita si prova che per ogni $v$ appartenente a $V$ esiste un diffeomorfismo $E_v:W\to V$ che soddisfa le condizioni seguenti E1) $E_v(0)=v$; E2) $det(d{E}_v(y))={\mathrm{\Phi }}_V{(E_v(y))}^{-1}$ per ogni $y$ appartenente a $W$ ove ${\mathrm{\Phi }}_V:V\to {𝐑}^{+}$ è la funzione caratteristica di $V$.

Si dà una condizione sufficiente per la esistenza di una soluzione in uno spazio di Gevrey ${\mathrm{\Gamma }}^d({𝐑}^{𝐧})$, $d$ razionale $\ge 1$, $n\ge 2$, di una equazione lineare a derivate parziali a coefficienti costanti $P(D)u=f$, quando $f\in {\mathrm{\Gamma }}^d({𝐑}^{𝐧})$. La dimostrazione completa dei risultati ottenuti è contenuta in una nota dell’autore in corso di pubblicazione su "Astérisque".

Let $\mathrm{\Sigma }$ be a constrained mechanical system locally referred to state coordinates $(q^1,\mathrm{\dots },q^N,{\gamma }^1,\mathrm{\dots },{\gamma }^M)$. Let $({\tilde{\gamma }}^1\mathrm{\dots }{\tilde{\gamma }}^M)(\cdot )$ be an assigned trajectory for the coordinates ${\gamma }^{\alpha }$ and let $u(\cdot )$ be a scalar function of the time, to be thought as a control. In [4] one considers the control system ${\mathrm{\Sigma }}_{\widehat{\gamma }}$, which is parametrized by the coordinates $(q^1,\mathrm{\dots },q^N)$ and is obtained from $\mathrm{\Sigma }$ by adding the time-dependent, holonomic constraints ${\gamma }^{\alpha }={\widehat{\gamma }}^{\alpha }(t):={\tilde{\gamma }}^{\alpha }(u(t))$. More generally, one can consider a vector-valued control $u(\cdot )=(u^1,\mathrm{\dots },u^M)(\cdot )$ which is directly identified with $\widehat{\gamma }(\cdot )=({\widehat{\gamma }}^1,\mathrm{\dots },{\widehat{\gamma }}^M)(\cdot )$. If one denotes the momenta...

See Summary in Note I. First, on the basis of some results in [2] or [5]-such as Lemmas 8.1 and 10.1-the general (mathematical) theorems on controllizability proved in Note I are quickly applied to (mechanic) Lagrangian systems. Second, in case $\mathrm{\Sigma }$, $\chi$ and $M$ satisfy conditions (11.7) when $𝒬$ is a polynomial in $\dot{\gamma }$, conditions (C)-i.e. (11.8) and (11.7) with $𝒬\equiv 0$-are proved to be necessary for treating satisfactorily $\mathrm{\Sigma }$'s hyper-impulsive motions (in which positions can suffer first order discontinuities)....

Si determinano alcune restrizioni sulle possibili cardinalità dei modelli di teorie in logiche soddisfacenti alcune proprietà di compattezza. Si dà una caratterizzazione delle logiche $[\lambda ,\mu ]$-compatte generate da quantificatori di cardinalità. Si stabilisce che il primo cardinale $k$ tale che una logica è $(k,k)$-compatta è debolmente inaccessibile e soddisfa la proprietà dell'albero. Dai risultati enunciati appare un raffronto assai particolareggiato fra i due concetti di $(\lambda ,\mu )$-compattezza e $[\lambda ,\mu ]$-compattezza. ...

In questa Nota, dati uno spazio metrico perfetto $X$ ed un suo sottoinsieme $K$ chiuso e raro, si dimostra l'esistenza di una funzione continua $f:X\to [0,1]$ tale che $int(f^{-1}(t))=\mathrm{\varnothing }$ per ogni $t\in [0,1]$, $f(x)=0$ per ogni $x\in K$ e $f(y)=1$ per qualche $y\in X\setminus K$. In particolare, ciò permette di dare risposta simultaneamente a due questioni poste in [2]. Si mettono in evidenza, poi, ulteriori conseguenze di tale risultato.

Siano $X$ una varietà algebrica proiettiva complessa non singolare tridimensionale, $L$ un fibrato lineare ampio su $X$, e $n\ge 2$ un intero. Si prova che, a meno di contrarre un numero finito di $-1$-piani di $X$, il fibrato $K_X\otimes L^n$ è ampio ad eccezione di alcuni casi esplicitamente descritti. Come applicazione si dimostra l'ampiezza del divisore di ramificazione di un qualunque rivestimento di ${𝐏}^3$ o della quadrica liscia di ${𝐏}^4$.

Si supponga che l'anello $𝐑$ ammetta una decomposizione come prodotto subdiretto $𝐑=\underset{\widetilde{\alpha \in 𝚲}}{\times }{𝐑}_{\alpha }$ di anelli ${𝐑}_{\alpha }\ne \mathrm{𝟎}$, tali che per ${𝐒}_{\alpha }=𝐑\cap {𝐑}_{\alpha }$ si abbia ${Ann}_{{𝐑}_{\alpha }}{𝐒}_{\alpha }=\mathrm{𝟎}$ ($\forall \alpha \in A$), e sia $𝐒={\oplus }_{\alpha \in 𝐀}{𝐒}_{\alpha }$. Si scelga un $𝐑$-modulo (destro) $𝐌$ che sia libero da torsione rispetto ad $𝐒$, cioè ${Ann}_{𝐌}𝐒=\mathrm{𝟎}$; allora $𝐌$ può essere rappresentato come prodotto subdiretto irridondante $𝐌\cong \underset{\widetilde{\alpha \in 𝚲}}{\times }{𝐌}_{\alpha }$ degli ${𝐑}_{\alpha }$-moduli ${𝐌}_{\alpha }$ liberi da torsione rispetto ad ${𝐒}_{\alpha }$. Si fa uno studio di un subprodotto generale di una classe $𝐂$ di $𝐑$-moduli ${𝐌}^{(𝐢)}$ $(i\in I)$, dove $𝐂$ è determinato per mezzo di epimorfismi e relazioni. ...

Sia $K\subset \subset {ℝ}^n$ un compatto, $f\ge 0$ una funzione analitica all'intorno di $K$, ed $m$ la massima molteplicità in $K$ degli zeri di $f$; si prova che la potenza $f^{\lambda }$ ($\lambda \in ℂ$, $Re\lambda >\mathrm{—}\frac{1}{m}$) è integrabile in $K$. L'estensione meromorfa dell'applicazione $\lambda \to f^{\lambda }$ da $Re\lambda >0$ a tutto $ℂ$ (con valori in ${𝒟}^{\prime }(K)$ anziché in $L^1(K)$) era già stata provata in [1] e [2].

Si considerano due spazi $S_{\mu }$ e $S_{\nu }^{\ast }$, Riemanniani e a metrica eventualmente indefinita, riferiti a sistemi di co-ordinate $\mathrm{\varnothing }$ e ${\mathrm{\varnothing }}_{\nu }^{\ast }$; e inoltre un doppio tensore $T_{\mathrm{\cdots }}^{\mathrm{\cdots }}$ associato ai punti ${\mathrm{\varnothing }}^{-1}(x)\in S_{\mu }$ e ${\mathrm{\varnothing }}^{\ast -1}(y)\in S^{\ast }$. Si pensa $T_{\mathrm{\cdots }}^{\mathrm{\cdots }}$ dato da una funzione ${\tilde{T}}_{\mathrm{\cdots }}^{\mathrm{\cdots }}$ di $m$ altri tali doppi tensori e di variabili puntuali $x(\in {\mathrm{\Re }}^{\mu })$, $t\in \mathrm{\Re }$ e $y(\in {\mathrm{\Re }}^{\nu })$; poi si considera la funzione composta $${\widehat{T}}_{\mathrm{\cdots }}^{\mathrm{\cdots }}(x,t,y)={\tilde{T}}_{\mathrm{\cdots }}^{\mathrm{\cdots }}[\underset{1,\mathrm{\dots },m}{\underbrace{{\breve{H}}_{\mathrm{\cdots }}^{\mathrm{\cdots }}(x,t,y),\mathrm{\dots },{\breve{H}}_{\mathrm{\cdots }}^{\mathrm{\cdots }}(x,t,y)}},x,t,y].$$ Nella Parte I si scrivono due regole per eseguire la derivazione totale di questa, connessa con una mappa $\widehat{ℰ}$ $(={\widehat{ℰ}}_t)$ fra $S_{\nu }^{\ast }$ e $S_{\mu }$; una è a termini generalmente non covarianti...

Ogni logica $L$ genera canonicamente la $L$-equivalenza ${\equiv }_L$e la $L$-immersione $\underset{𝐿}{\to }$ proprio come la logica del primo ordine genera l’equivalenza elementare $\equiv$ e l’immersione elementare $\lesssim$. Astraendo da $L$, è interessante studiare in sè relazioni d’equivalenza e di immersione generali tra strutture. Mostriamo che esiste una corrispondenza biunivoca tra relazioni d’equivalenza con la proprietà di Robinson e relazioni d’immersione con la proprietà di Amalgamazione Forte ($A{P}^{+}$). Caratterizziamo algebricamente...

L’equazione $u_{tt}={\sum }_{ij=1}^n{(a_{ij}(x,t)u_{x_j})}_{x_i}$ in condizioni di debole iperbolicità $\left({\sum }_{ij=1}^n{a}_{ij}(x,t){\xi }_i{\xi }_j\ge 0\right)$, è ben posta negli spazi di Gevrey ${\gamma }_{loc}^{(s)}$ con , purché $a_{ij}$ sia di Gevrey in $x$ di ordine $s$ e risulti $$\left[\sum _{ij=1}^n{a}_{ij}(x,t){\xi }_i{\xi }_j\right]{}^{1/\sigma }\in BV([0,T]:{𝐋}_{loc}^{\mathrm{\infty }})$$

Siano $d$, $g$, $t$ interi con $0\le t\le g$; se esiste in ${\mathbb{P}}_3(ℂ)$ una curva connessa, non singolare di grado $d$ e genere $g$, allora esiste in ${\mathbb{P}}_3(ℂ)$ una curva irriducibile di grado $d$, genere aritmetico $g$ e $t$ nodi.

Se $A$ è un operatore in uno spazio di Hilbert e $V$ è un sotto insieme di questo spazio, in molti problemi si è indotti a modificare $A$ sul «bordo» di $V$ in modo da ottenere un operatore $A$ tale che le soluzioni dell'equazione differenziale associata $$0\in U^{\prime }+\tilde{A}(U)$$ non escano da $V$. Se $V$ non è convesso, l'operatore $A$ non rientra nei casi classici esaminati, ad esempio, in [1]. In questo lavoro introduciamo alcune classi di operatori che contengono, in qualçhe caso significativo, quelli del genere sopra...

Siano: $S$ una superficie algebrica proiettiva complessa non singolare, $K$ un divisore canonico ed $H$ un divisore molto ampio su $S$. Questo lavoro ha per oggetto lo studio dell'indice di autointersezione ${(K+H)}^2$. Si dimostra, innanzitutto, la disuguaglianza $${(K+H)}^2\ge 0$$, nell'ipotesi che la superficie $S^{\prime }$ ottenuta immergendo $S$ mediante il sistema lineare completo $|H|$ non sia uno scroll. Questa disuguaglianza è connessa con alcuni risultati di Sommese e Van de Ven sulla generazione del fascio ${𝒪}_s(K+H)$. La dimostrazione...

Siano $X$ una varietà algebrica proiettiva complessa non singolare tridimensionale, $L$ un fibrato lineare ampio su $X$, e $n\ge 2$ un intero. Si prova che, a meno di contrarre un numero finito di $-1$-piani di $X$, il fibrato $K_X\otimes L^n$ è ampio ad eccezione di alcuni casi esplicitamente descritti. Come applicazione si dimostra l'ampiezza del divisore di ramificazione di un qualunque rivestimento di ${𝐏}^3$ o della quadrica liscia di ${𝐏}^4$.

L’analisi statistica di quindici insiemi di misure di rilassamento di sforzo elastico in quindici differenti insiemi di terremoti (sequenze, sciami, scosse successive o terremoti scelti a caso in una regione) per un totale di 926 eventi in Italia, Giappone, Isole Aleutine, Messico e California, conferma che il rilassamento di sforzo $p$ è una funzione decrescente di $p$ ed è quasi proporzionale a $p^{x-1}$ come previsto da Caputo (1976). Usando questa distribuzione statistica e...

Se $X$ ed $Y$ sono spazi topologici, una funzione $f:X\to Y$ è detta regolarmente chiusa [5] se essa trasforma ogni insieme regolarmente chiuso di $X$ in un insieme chiuso di $Y$. Si dimostra che una funzione regolarmente chiusa $f:X\to Y$ risulta chiusa se $X$ è normale.

Per ogni soluzione della (1) nel dominio limitato $\mathrm{\Omega }$,, appartenente a $H_0^2(\mathrm{\Omega })$ e soddisfacente le condizioni (2), si dimostra la maggiorazione (5), valida nell'intorno di ogni punto $x^0$ del contorno; si consente a $\partial \mathrm{\Omega }$ di essere singolare in $x^0$.

Let ${𝕊}^1$ and $𝔻$ be the unit circle and the unit disc in the plane and let us denote by $𝒜({𝕊}^1)$ the algebra of the complex-valued continuous functions on ${𝕊}^1$ which are traces of functions in the Sobolev class $W^{1,2}(𝔻)$. On $𝒜({𝕊}^1)$ we define the following norm $$\parallel u\parallel ={\parallel u\parallel }_{L^{\mathrm{\infty }}({𝕊}^1)}+{\left({\iint }_{𝔻}{|\nabla \tilde{u}|}^2\right)}^{1/2}$$ where is the harmonic extension of $u$ to $𝔻$. We prove that every isomorphism of the functional algebra $𝒜({𝕊}^1)$ is a quasitsymmetric change of variables on ${𝕊}^1$.

Se $A$ è un operatore in uno spazio di Hilbert e $V$ è un sotto insieme di questo spazio, in molti problemi si è indotti a modificare $A$ sul «bordo» di $V$ in modo da ottenere un operatore $A$ tale che le soluzioni dell'equazione differenziale associata $$0\in U^{\prime }+\tilde{A}(U)$$ non escano da $V$. Se $V$ non è convesso, l'operatore $A$ non rientra nei casi classici esaminati, ad esempio, in [1]. In questo lavoro introduciamo alcune classi di operatori che contengono, in qualçhe caso significativo, quelli del genere sopra...

Si costruiscono curve di genere $g=4n\mathrm{—}3$, $n\ge 3$ che hanno $2^{n-3}(2^{n-2}-1)$ fasci semicanonici $L$ tali che $h^0(L)=4$. Per $n+3$ si dimostra che gli $L$ sono molto ampi.

Scopo della presente Nota è quello di fornire una maggiorazione della lunghezza $b-a$ dell'intervallo $[a,b]$ sul quale il problema (1) (2) (3) ammette soltanto la soluzione nulla.

In questa Nota, dati uno spazio metrico perfetto $X$ ed un suo sottoinsieme $K$ chiuso e raro, si dimostra l'esistenza di una funzione continua $f:X\to [0,1]$ tale che $int(f^{-1}(t))=\mathrm{\varnothing }$ per ogni $t\in [0,1]$, $f(x)=0$ per ogni $x\in K$ e $f(y)=1$ per qualche $y\in X\setminus K$. In particolare, ciò permette di dare risposta simultaneamente a due questioni poste in [2]. Si mettono in evidenza, poi, ulteriori conseguenze di tale risultato.

Si studiano esistenza, unicità e regolarità delle soluzioni strette, classiche e forti $u\in 𝐂([0,T],E)$ dell'equazione di evoluzione non autonoma $u^{\prime }(t)-A(t)u(t)=f(t)$ con il dato iniziale $u(0)=x$, in uno spazio di Banach $E$. Gli operatori $A(t)$ sono generatori infinitesimali di semi-gruppi analitici ed hanno dominio indipendente da $t$ e non necessariamente denso in $E$. Si danno condizioni necessarie e sufficienti per l'esistenza e la regolarità hölderiana della soluzione e della sua derivata.

Sfruttando i risultati di [1], si prova che le derivate spaziali $D^{\alpha }u$ di ordine $|\alpha |$ con delle soluzioni in $Q$ di un sistema parabolico quasilineare di ordine $2m$ con andamenti strettamente controllati, sono parzialmente hölderiane in $Q$ con esponente di hölderianità decrescente al crescere di $|\alpha |$.

Si dà una condizione sufficiente per la esistenza di una soluzione in uno spazio di Gevrey ${\mathrm{\Gamma }}^d({𝐑}^{𝐧})$, $d$ razionale $\ge 1$, $n\ge 2$, di una equazione lineare a derivate parziali a coefficienti costanti $P(D)u=f$, quando $f\in {\mathrm{\Gamma }}^d({𝐑}^{𝐧})$. La dimostrazione completa dei risultati ottenuti è contenuta in una nota dell’autore in corso di pubblicazione su "Astérisque".

Dati due elementi $f$ e $g$ in un'algebra uniforme $A$, sia $G=f(M_A/f({\partial }_A)$. Nella presente Nota si danno, fra l’altro, due nuove dimostrazioni elementari del fatto che la funzione $\lambda \to \log \max g(f^{-1}(\lambda ))$ è subarmonica su $G$ e che l’applicazione $\lambda \to g(f^{-1}(\lambda ))$ è analitica nel senso di Oka.