The search session has expired. Please query the service again.
The search session has expired. Please query the service again.
The search session has expired. Please query the service again.
The search session has expired. Please query the service again.
The search session has expired. Please query the service again.
Il grado di sensibilità media di una serie di cromosomi secondi non-SD, sensibili all'azione disfunzionante dei fattori Sd, diminuisce col numero di generazioni trascorse in eterozigosi con il cromosoma . Questo fenomeno si manifesta nel corso di alcune generazioni. La diminuzione complessiva del grado di sensibilità dei cromosomi è dovuta sia alla comparsa nelle generazioni di un maggior numero di maschi con valori più bassi di segregazione distorta, sia al fatto che nell'ambito di alcune «famiglie»...
È stato esaminato il tipo di correlazione esistente tra segregazione dei primi e dei secondi cromosomi in maschi di Drosophila melanogaster eterozigoti per il cromosoma (portatore del fattore : 2-52.9) o alcuni suoi derivati e differenti cromosomi . I risultati ottenuti hanno dimostrato che una alterazione del rapporto sessi in favore delle femmine è presente nella sola progenie di tipo e che l'intensità di questa alterazione è direttamente correlata con l’intensità della segregazione distorta...
È stato studiato il grado di polimorfismo elettroforetico di due geni, uno per l'alcooldeidrogenasi (ADH) e l'altro per l'-glicerofosfatodeidrogenasi (-GPDH), localizzati entrambi sul secondo cromosoma, in sette popolazioni naturali di Drosophila melanogaster raccolte in cantine o fuori di queste in due anni successivi. Dopo aver mantenuto la progenie delle sette popolazioni originarie come popolazioni di laboratorio (circa individui) per circa 25-30 generazioni, sono state misurate nuovamente...
Allo scopo di valutare l'importanza della deriva genetica e della selezione naturale nei confronti del polimorfismo della fosfoglucomutasi (PGM) in Drosophila melanogaster sono stati raccolti campioni di differenti popolazioni naturali dell'Italia Meridionale in due anni successivi (ottobre 1971 e ottobre 1972). È stata quindi studiata la distribuzione delle frequenze geniche per gli alleli Pgm e ne è stato verificato il grado di costanza da un anno all'altro, dopo che queste popolazioni avevano...
È stata studiata la distribuzione del polimorfismo elettroforetico per la fosfoglucomutasi (PGM) in sette popolazioni naturali di Drosophila melanogaster, i campioni sono stati raccolti in Puglia e in Sicilia durante il periodo Settembre-Ottobre 1971. Le sette popolazioni esaminate sono tutte polimorfiche per almeno due alleli, Pgm e Pgm. Oltre a questi due alleli già descritti ne sono stati trovati quattro nuovi, Pgm, Pgm, Pgm e Pgm. L'osservazione che gli stessi alleli, Pgm e Pgm, siano i più...
Il grado di eterogeneità genetica di un gene strutturale è senza dubbio maggiore di quello finora noto usando le sole tecniche elettroforetiche. Allo scopo di svelare una ulteriore quota di questa variabilità genetica non elettroforetica sono stati saggiati con studi di denaturazione al calore della fosfoglucomutasi, omogenati di singole drosofile derivate da quattro popolazioni naturali dell'Italia meridionale, mantenute in laboratorio per circa un anno. Tutte le popolazioni esaminate presentano...
È stata misurata l'attività PGM di 233 omogenati di Drosophila melanogaster PGM A, 55 PGM AB e 7 PGM B. Sia il confronto tra le attività medie dei tre fenotipi PGM che il confronto tra la varianza interfenotipica con quella intrafenotipica permettono di concludere che l'allele Pgm e l'allele Pgm funzionano in modo additivo nell'eterozigote e che le attività ad essi associate sono uguali o quasi uguali. Si può pertanto concludere che la variabilità elettroforetica del gene Pgm non contribuisce affatto...
Download Results (CSV)